Francesco Arena

Orizzonte con Riduzione di mare

12 maggio – 21 luglio 2012

La galleria Monitor è orgogliosa di annunciare la nuova personale di Francesco Arena negli spazi di Palazzo Sforza Cesarini, che verranno occupati per la prima volta interamente da due opere monumentali ed inedite.

Dopo Il peso del mio corpo da un blocco di pietra del peso di una barca, opera realizzata nel 2010 in occasione di Art Statement, Basilea, l’attenzione dell’artista è rivolta nuovamente alla terra di Lampedusa e al fenomeno dell’immigrazione clandestina.

All’interno di una delle due sale, una trave di metallo è sospesa tra due pareti e posizionata in modo che la faccia superiore si trovi a 157 centimetri da terra (distanza degli occhi dell’artista dal suolo). Essa è ricoperta della terra proveniente dal centro di prima accoglienza di Lampedusa per uno spessore di circa due centimetri.

Statuario e secco, presenza silenziosamente ingombrante, Orizzonte letteralmente divide lo spazio della galleria in due parti. Poco importa ciò che rimane sotto o sopra.

Improvvisamente, esso si scopre fatto non più di cielo e mare ma del suo opposto per eccellenza, cielo e terra. Immagine quotidianamente impressa nelle retine di migliaia di clandestini, promessa o minaccia, Orizzonte spazia sulla superficie dell’occhio, due centimetri appena del volto umano.

Riduzione di mare, situato nella seconda stanza, è un blocco di sale del peso di 34 kg (quantitativo di sale ottenuto dall’evaporazione di un metro cubo di acqua di mare) che verrà progressivamente leccato nell’arco dei giorni della mostra da sei performer che si alterneranno in galleria per un totale di tre giorni a settimana, un’ora al giorno, per la durata complessiva di due mesi. Ogni performer leccherà il blocco di sale con l’intento di sovrascrivervi un testo tradotto in codice morse, toccandolo con dei colpi di lingua corti- corrispondenti al punto- e lunghi -corrispondenti alla linea.

Il testo tradotto in morse è un documento compilato dall’ organizzazione olandese United for Intercultural Action (European Network Against Nationalism, Racism, Fascism and in Support of Migrants and Refugees) che consta dell’elenco dei 16136 persone morte nel tentativo di emigrare nella sola Europa. Questo elenco prende in esame esclusivamente le morti di cui i mass media hanno dato notizia partendo dal 1 gennaio 1993 sino al 29 gennaio 2012. Al termine della mostra, Riduzione di mare apparirà come risultato di un processo di erosione e cambiamento, mutato dal movimento umano e dai suoi umori, lacerto di un tempo trascorso e allo stesso tempo ancora in divenire.

Francesco Arena

Francesco Arena (1978, Torre Santa Susanna, Brindisi) vive e lavora a Cassano delle Murge, Bari. Solo Exhibtions: 2012 Trittico 57, Project Room, Museion, Bolzano; 2011 Com’è piccola Milano, Peep Hole, Milano; 2010 Art Statement, Art Basel; Teste, Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano; 18.900 metri su ardesia, Galleria Monitor, Roma. Group Exhibitions: 2011 Il bel paese dell’arte, GAMEC, Bergamo; Pleure qui peut rit qui veut – Premio Furla 2011, Palazzo Pepoli, Bologna; 2010, Temporaneo – contemporary art in the evolving city, organized by Nomas Foundation and IMF Foundation, Roma; Practicing Memory – In the time of an all-engaging present, Fondazione Pistoletto, Biella; SI, Sindrome Italiana, Magasin, Grenoble; Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea, Mart, Rovereto.

Performance in galleria ogni:
Martedì, Giovedì e Sabato dalle 17.30 alle 18.30

ENGLISH VERSION

Francesco Arena

Orizzonte con Riduzione di mare

May 12th – July 21st 2012

 Monitor is delighted to announce the opening of the new solo exhibition in the gallery by Francesco Arena, which for the first time will be entirely taken over by two monumental new works by the artist.

After Il peso del mio corpo da un blocco di pietra del peso di una barca, presented at Art Basel | Art Statements in 2010, Arena has once more turned his gaze to the Sicilian island of Lampedusa and the issue of immigrants.

In one room a metal beam has been suspended between two walls and positioned so that its upper surface is at 157 centimetres above floor level – exactly on a level with artist’s eyes. Soil from the Lampedusa immigration shelter covers the surface of the beam in a 2-centimetre layer. The silent presence of this bulky work, aptly named Orizzonte (horizon) literally slices the gallery space in two. It doesn’t matter if this dividing line is above or below: the viewer suddenly becomes aware that this is not a horizon made of sea and sky but its diametrical opposite – sky and earth. A promise, a threat, the line of the horizon is reflected daily in the retinas of thousands of illegal immigrants. Orizzonte runs across the surface of the eye, barely two centimetres of the human face.

Positioned in the second room, Riduzione di mare is a 34-kilogram block of salt – the amount of salt obtained after evaporating a cubic metre of seawater. Over a period of two months, six performers will lick the salt block on alternate days for an hour, two at a time for three days a week during the gallery’s opening hours. Each performer will lick the block with the intention of overwriting a Morse text, so using quick darting movements for the dots and longer, horizontal strokes for the lines.

The Morse text is from a document drawn up by the Dutch organisation United for Intercultural Action (European Network Against Nationalism, Racism, Fascism and in Support of Migrants and Refugees), which has issued a list of names of 16,136 people who have died trying to migrate to Europe. The list includes only the names of those who have received a mention in the media from January 1st 1993 to January 29th 2012. At the end of the exhibition Riduzione di mare will appear as an object that has undergone the erosive process of human movement and mood, scarred both by the past and by the future.

Francesco Arena

Francesco Arena (1978, Torre Santa Susanna, Brindisi) lives and works in Cassano delle Murge, Bari. Solo Exhibtions: 2012 Trittico 57, Project Room, Museion, Bolzano; 2011 Com’è piccola Milano, Peep Hole, Milan; 2010 Art Statement, Art Basel; Teste, Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano; 18.900 metri su ardesia, Galleria Monitor, Rome. Group Exhibitions: 2011 Il bel paese dell’arte, GAMEC, Bergamo; Pleure qui peut rit qui veut – Premio Furla 2011, Palazzo Pepoli, Bologna; 2010, Temporaneo – contemporary art in the evolving city, organized by Nomas Foundation and IMF Foundation, Rome; Practicing Memory – In the time of an all-engaging present, Fondazione Pistoletto, Biella; SI, Sindrome Italiana, Magasin, Grenoble; Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea, Mart, Rovereto.

Performance at the gallery every:
Tuesday, Thursday and Saturday  from 5.30 to 6.30 pm