9 or 10 works
Luca Lo Pinto – 9 or 10 works I used to like, in no order *
Stefan Brüggemann, Sean Dack, Simon Dybbroe Møller, Jacob Dyrenforth, Nicola Pecoraro, Falke Pisano, Frédéric Post, Jeremy Shaw, Izet Sheshivari, Alexandre Singh, Meredyth Sparks
May 21th – September 18th 2007
(Italian text below)
In an historical context where very abstract, specific or complex concepts are frequently used to explain the realization of anexhibition, this project aims to underline the value of personal enjoyment in a critical sense.Too often the two terms (enjoyment/critical) tend to be distinguished, creating almost two different ways of looking at art in a theoretical and curatorial sense.
Another aspect of the project consists in reflecting upon the importance of communication tools employed within an exhibition such as the title, invitation, catalogue and their influence on the public’s reception.
For this reason, three of the artists involved (Stefan Bruggemann – Nicola Pecoraro – Izet Sheshivari) have been asked to think about these elements for an exhibition and to work on them.
* Show title #269 by Stefan Brüggemann
Luca Lo Pinto – 9 or 10 works I used to like, in no order *
Stefan Brüggemann, Sean Dack, Simon Dybbroe Møller, Jacob Dyrenforth, Nicola Pecoraro, Falke Pisano, Frédéric Post, Jeremy Shaw, Izet Sheshivari, Alexandre Singh, Meredyth Sparks
21 maggio – 17 settembre 2007
In un contesto storico in cui concetti il piu’ possibile astratti, specifici o complessi sono utilizzati per spiegare/giustificare la realizzazione di una mostra, questo progetto vuole sottolineare il valore del piacere personale in senso critico. Troppo spesso, infatti, questi due termini (enjoyment – piacere / critical – senso critico) tendono ad essere distinti, creando quasi due approcci distinti di guardare all’arte in senso teorico e curatoriale.
Un altro aspetto del progetto è il voler riflettere sull’importanza degli strumenti di comunicazione di una mostra come, ad esempio, il titolo, l’invito, il catalogo a partire dalla loro influenza sulla ricezione del pubblico.
Per questo motivo a tre degli artisti invitati (Stefan Bruggemann – Nicola Pecoraro – Izet Sheshivari) è stato chiesto di analizzare questi elementi come temi su cui lavorare per la mostra.
* Show title #269 by Stefan Brüggemann
Stefan Brüggemann: è il titolo
Sean Dack: Quando Manhattan sembra il Nevada
Simon Dybbroe Møller: Francois Morellet fatto svanire nel bianco
Jacob Dyrenforth: L’America delle pin up assassinate
Nicola Pecoraro: Ha impiegato il suo tempo libero per disegnare un invito diverso per ogni persona
Falke Pisano: Josef Albers trasformato in scultura
Frédéric Post: L’MDMA in un cielo stellato e un poster per un concerto semi-immaginario
Jeremy Shaw: Per citare Jeremy, “un video di un party casalingo nel 1995 quando volevamo tutto / Una canzone della nostra estate del 2002 quando avevamo dato troppo”
Izet Sheshivari: Ha realizzato 30 cataloghi per ogni artista
Alexandre Singh: “The Economist” trasformato in luna
Meredyth Sparks: Gary Numan “modificato”