Bleeding Edge
Opening 30 Novembre 2024
dalle 19 alle 21
Monitor presenta Bleeding Edge, una mostra collettiva con lavori di Lucia Cantò, Satya Forte, Elisa Montessori, Carmengloria Morales, Lulù Nuti e Camile Sproesser.
Ospitata nello spazio romano di San Lorenzo, la mostra si snoda attraverso una varietà di approcci artistici diversi, dalla scultura al disegno, dal collage alla pittura, passando attraverso supporti e materiali diversissimi tra loro e sottolineando un dialogo intergenerazionale tra le artiste invitate.
L’espressione “bleeding edge” si riferisce a qualcosa che è estremamente avanzato o innovativo, al punto da essere rischioso e non ancora pienamente testato. Viene usata in ambiti tecnologici e scientifici per descrivere le tecnologie o le idee più all’avanguardia, che si trovano “sul filo del rasoio” in termini di sviluppo.
In italiano, si potrebbe tradurre come “avanguardia estrema” o “punto di punta”: esattamente come le artiste presenti in mostra, la cui ricerca si spinge sempre al limite del conosciuto o del pensabile. Immaginabile quindi possibile potrebbe essere il sottotitolo di questa mostra, che parla di incubi notturni, ossessioni personali, metodologie sperimentali, tradizioni popolari, memorie domestiche.
Tutto questo, per esprimere l’idea e la pulsione di microcosmi, che insieme, costituiscono un mondo.
Si ringrazia la British School at Rome e Marta Pellerini per la collaborazione con l’opera di Carmengloria Morales.
Opening November 30th
From 7 to 9 pm
Monitor presents Bleeding Edge, a group exhibition featuring works by Lucia Cantò, Satya Forte, Elisa Montessori, Carmengloria Morales, Lulù Nuti, and Camile Sproesser.
Hosted in the Roman district of San Lorenzo, the exhibition unfolds through a variety of artistic approaches, ranging from sculpture and welding to collage and painting, incorporating a wide array of materials and supports. The show also emphasizes an intergenerational dialogue among the invited female artists.
The term “bleeding edge” refers to something that is extremely advanced or innovative, to the point of being risky or not yet fully tested. It is often used in technological and scientific fields to describe cutting-edge technologies or ideas that are on the “razor’s edge” in terms of development. In Italian, it can be translated as “avanguardia estrema”. Just like the artists featured in the show, whose research pushes the boundaries of the known or the conceivable.
“Imaginable, therefore possible” could be the subtitle of this exhibition, which addresses themes such as nightmarish visions, personal obsessions, experimental methodologies, folk traditions, and domestic memories.
All of this comes together to express the idea and drive of microcosms that, collectively, form a world.
Thanks to the British School at Rome and Marta Pellerini for the collaboration with Carmengloria Morales’ work.