Guido Van der Werve

Guido van der Werve – Minor Pieces

Opening September 21th 2009, 7.00-9.00 p.m.

(Italian text below)

Three years on from his Italian debut with Monitor in 2005, the gallery proudly presents a second solo show devoted to Dutch artist Guido van der Werve.

Walter Pater’s statement that all art is influenced by music finds full confirmation in the work of van der Werve. Be he at the North Pole attempting to turn in the opposite direction to the Earth’s movement (Nummer negen) or walking just in front of the prow of an icebreaker in the sea off Finland (Nummer acht), music and sound have always been of paramount importance to this artist. Van der Werve’s last film, Nummer twaalf, Variations on a theme: the king’s gambit accepted, the numbers of the stars in the sky and why a piano cannot be tuned or waiting for an earthquake, fully exemplifies this. Two years of research and study have been condensed into forty intense minutes that convey the artist’s passion and obsession for unresolved riddles – opening a game of chess with the suicidal but romantic King’s Gambit move that leaves the king vulnerable, tuning a piano, attempting to count the stars in the sky.

The choice of locations for each of the film’s three parts is no less spectacular – the famous Marshall Chess Club in Manhattan (where Duchamp would practice whenever he was in New York), the active volcano of Mount St. Helens in northwest America and the San Andreas valley in California. But the film’s real underlying motif is in fact the soundtrack, a concerto for piano/chessboard in A minor. Guido van der Werve composed it for Nummer twaalf and during the Italian debut of the work it will be accompanied by a series of unpublished photographs and by the curious piano-chessboard that the artist made for the shooting.

Despite looking misleadingly like a chessboard, the object will turn out to be a piano on which, durin the opening, the artist will play a game of chess whose movements were studied and ‘composed’ by the grand master Leonid Yudasin in the autumn of 2008 – naturally the game will open with the King’s Gambit move.

Over the years Guido van der Werve’s work has managed to preserve the personal, almost private quality that distinguished it from the start. The svelte black figure outlined against the vastness of the sky stands as the emblem of its utter anti-heroic nature. Whether trying to count the stars in the sky or tuning a piano, the most important thing is personal commitment, however futile, absurd or useless it may seem.

Guido van der Werve’s performance will take place September 21th at 7.30 p.m. with the partecipation of the chess player Salvatore Mileto and the Nova Amadeus Chamber Orchestra.

Special Thanks to The Royal Netherlands Embassy in Rome for the support.
The exhibition will be accompanied by a text by the art critic and curator Angela Serino, who lives in Amsterdam.
In the gallery it will be possible to find the book Nummer elf in limited edition, signed andnumbered.

Until November 14th 2009


Guido van der Werve – Minor Pieces

Opening 21 Settembre 2009 ore 19.00/21.00

A tre anni di distanza dalla sua prima apparizione in Italia negli spazi di Monitor nel 2005, la galleria è ora orgogliosa di presentare la seconda personale dell’artista olandese Guido van der Werve.

“Tutta l’arte è influenzata dalla musica” per dirla con Walter Pater e mai aforisma potrebbe essere più appropriato se riferito al lavoro di van der Werve. Che si tratti di essere al Polo Nord tentando di girare nel senso contrario all’asse terrestre (Nummer negen) o che ci si trovi a camminare a pochissima distanza dalla prua di una nave rompighiaccio nei mari finlandesi (Nummer acht) la musica e il suono hanno da sempre ricoperto un ruolo fondamentale per l’artista. Prova ne è Nummer twaalf, Variations on a theme: the king’s gambit accepted, the numbers of the stars in the sky and why a piano cannot be tuned or waiting for an earthquake, ultimo film realizzato dopo due anni di ricerche e studi che condensa in quaranta intensi minuti le passioni e le ossessioni per i rebus irrisolti: aprire una partita di scacchi con la mossa suicida e romantica del King Gambit che lascia il Re vulnerabile sin dall’inizio, accordare un piano ed infine provare a contare tutte le stelle del cielo.

Il film è composto da tre parti,ognuna delle quali filmata su di un set a dir poco spettacolare come il famoso Marshall Chess Club a Manhattan (lo stesso dove si esercitava Duchamp quando si trovava a New York), il vulcano attivo sul monte Sant Helens in NW America ed infine la valle di Sant’Andrea in California. Il vero trait d’union del film è infatti la colonna sonora, un concerto per pianoforte/scacchiera in A minore ed in tre movimenti che Guido van der Werve ha composto per Nummer twaalf che sarà affiancato, alla sua prima italiana, da lavori fotografici inediti e dal curioso piano-scacchiera, realizzato dall’artista proprio per le riprese del film.
Dall’iniziale apparenza di un semplice tavolo da scacchi, l’oggetto si rivela infatti essere ad uno sguardo più attento, un vero e proprio pianoforte con il quale l’artista inizierà durante il giorno d’inaugurazione una partita a scacchi le cui mosse sono state studiate e composte dal grand master Leonid Yudasin nell’autunno del 2008 (aprendo naturalmente il gioco con la mossa del King’sgambit) e suonando la sua composizione.

Il lavoro di Guido van der Werve negli anni, ha saputo preservare quella componente personale, quasi privata, che lo caratterizza fin dagli esordi. La snella figura nera che si staglia contro l’assoluto del cielo e l’immensità del paesaggio è in realtà l’emblema e il simbolo che caratterizza il suo essere totalmente anti-eroico. Che si provi a contare tutte le stelle del cielo o ad accordare un pianoforte, l’importante è il proprio impegno personale, per quanto futile, assurdo o inutile possa sembrare.

La performance di Guido van der Werve si svolgerà il 21 settembre alle ore 19.30 con il contributo dello scacchista Salvatore Mileto e della Nova Amadeus Chamber Orchestra.

Un ringraziamento speciale va all’Ambasciata Olandese di Roma per il prezioso supporto.
La mostra sarà accompagnata da un testo di Angela Serino.
In galleria sarà disponibile la pubblicazione Nummer elf in edizione limitata, firmata e numerata.

Fino al 14 Novembre 2009