UNA RACCOLTA IMPREVISTA

Opere dalla collezione di Annamaria e Claudio Verna
Opening 5 giugno ore 19 -21

Questa collezione non è una collezione. E’ una storia lunga più di sessanta anni, fatta di amicizie, incontri, amori non sempre eterni, magari alleanze, ma tutti vissuti con passione e animo aperto.

Mi è stata sempre compagna inseparabile Annamaria, tanto che la maggior parte delle opere sono a lei dedicate, fino al paradosso del 1997 quando, nella casa di campagna di Rapicciano, per festeggiare i miei primi 60 anni, esposi già una selezione degli amici artisti e il titolo della mostra era “Per Anna con affetto”, come è scritto nella maggior parte, appunto, delle dediche. Ebbene, quasi tutti pensarono al compleanno possibile di Annamaria e la riempirono di regali. Solo pochissimi non caddero nel tranello che, un po’ volutamente e un po’ no, avevo messo in atto.

Per indicare un inizio, espongo un ritrattino che mi fece un coetaneo diciottenne, nel 1956, così come io avevo fatto il suo. Eravamo giovani, vivevamo in provincia e sapevamo veramente poco: ma ci univa, insieme con altri, una dedizione assoluta a quelli che allora credevamo gli ideali dell’arte.

Poi Firenze, la scoperta dell’astrazione e la conoscenza di veri e propri professionisti, anche se la parola è terribile. Con le prime mostre, anche i primi scambi con i compagni di strada, poi con i più anziani e i più giovani.

E poi Roma, un lungo silenzio durato cinque anni, dedicato alla sperimentazione anche extra pittorica per risolvere i miei dubbi e le mie incertezze. Ma quando tornai ad esporre, nel 1967, le polemiche non riguardavano più la contrapposizione tra astratto e figurativo, ma il diritto stesso della pittura ad esistere. Mi schierai, trovai nemici ma anche alleati: ecco il motivo di tanti quadri “analitici” degli anni settanta, ma anche pittori figurativi di straordinaria cultura e intelligenza.

E i cosiddetti Maestri? Non ho mai resistito alla tentazione di conoscerli, di visitare i loro studi, insomma, se possibile, di diventarne amico. Di ogni loro quadro esposto potrei raccontare la storia, a volte solo curiosa a volte bellissima.

E i viaggi? Ne sono testimonianza inevitabile le tante foto, ma soprattutto mi è rimasta dentro la magia di tanti studi, l’accoglienza (quasi) sempre cordiale se non addirittura calorosa. Mi rammarico di non conoscere le lingue ma grazie ad amici o interpreti ho avuto bellissime conversazioni con gli autori più diversi: e qualche opera che però abbiamo deciso di escludere da questa rassegna.

Molti dei lavori esposti sono frutto, come già detto, di scambi con altri artisti, altri regali solo qualche volta un po’ sospetti. Il tempo, come sempre, gioca il suo ruolo spietato e tutte le opere, senza distinzione, ne risentono: qualcuna è inevitabilmente scaduta, ma in compenso altre hanno aumentato il loro impatto visivo e sembrano molto più belle di un tempo.

Una precisazione: di tanti artisti io e Anna abbiamo molte opere. Ma abbiamo scelto, quando possibile, di esporre la più piccola, magari quella con dedica, per ragioni di spazio ma anche per non suggerire nessuna scala di valori.

Questo spetta a chi vorrà vederle, capire lo spirito con cui sono diventate nostre e, perché no, amarle

Claudio Verna

GLI ARTISTI

Aricò, Barbarini, Baretta, Baruchello, Battaglia, Bendini, Bentivoglio, Berdini, Berti, Biggi, Binga, Boille, Brook, Burri, Calderara, Capogrosso, Carrino, Casiraghi, Catania, Ceccobelli, Cerone, Ciai, Cioffi, Consagra, Consolazione, Cossyro, Cotani, Cuniberti*, Dadamaino, De Luca, De Sanctis, Dessì, Di Giugno, Di Stasio, Dynys, Dompé, Dorazio, Dugo, Eustachio, Fato, Fedele, Folci, Fortuna, Franchina, Frappi, Gastini, Giuman, Gramiccia, Griffa, Grillo, Guarneri, Guccione, Guerrini, Guerzoni, Klerr, Iacchetti, Laudisa, Licini, Loffredo, Lorenzetti, Magnoni, Maraniello, Marchegiani*, Masi, Mattia, Melotti, Menegon, Mirabella, Montealegre, Montessori, Morales, Nannucci, Napoleone, Nativi, Notari, Nucci, Nunzio, Olivieri, Ortelli, Pace, Palmieri, Pardi, Patelli, Peill, Pellegrini, Perilli, Perrone, Piattella, Pietrella, Pietroniro, Pinelli, Pirozzi*, Polizzi, Giò Pomodoro, Pozzati, Pozzi, Pulsoni, Pupillo, Raciti, Rambaudi, Raponi, Raspi, Renzogallo, Riccetti, Ruggeri, Sanna, Scialoja, Scordia, Simonetti, Sirello, Sonego, Sordini, Sottile, Stauffer, Strazza, Stucky, Summa, Tadini, Tirelli, Tolve*, Tomassoni, Troiani, Turcato, Uncini, Vago, Verga, Zen, Ziliotto

*Per ragioni varie, questi artisti non sono presenti in mostra


ENGLISH VERSION

UNA RACCOLTA IMPREVISTA

OPERE DALLA COLLEZIONE DI ANNAMARIA E CLAUDIO VERNA

Opening 16 April, 7 – 9:30pm

This collection isn’t a collection. It’s a story over 60 years old, made up of friendships, encounters, loves which are not always eternal, perhaps alliances instead, but invariably lived with passion and openness.

Annamaria has always been my inseparable partner, so much so that the majority of works that artists donated to us are in fact dedicated to her. This affection for Annamaria climaxed in 1997 on the occasion of my 60th birthday, when in our country home in Rapicciano I showed a group of friends an exhibition titled ‘To Annamaria, with love’, referencing most of my dedications. Almost everyone thought it was Annamaria’s birthday instead of mine and showered her with presents. Only a handful didn’t fall into the trap, which I had, in part willfully, set up.

To mark the show’s beginning, I have chosen a small portrait taken by a peer of mine when we were 18, in 1956. I, too, made his portrait. We were young, living in the provinces and we knew little: but, together with a handful of others, we were united by an absolute dedication to what we then believed were the ideals of art.

Later, in Florence we discovered abstract art and met real life ‘professionals’, that awful word. With my first exhibitions, I was exposed to the first exchanges with our street companions, then with our elders and juniors. Then to Rome, a five year hiatus, devoted to experimentation – both pictorial and non – in an attempt to resolve my doubts and my uncertainties. When I returned to exhibiting again in 1967, the debate was no longer about the juxtaposition of abstract and figurative painting, but the very right for painting to exist. I pledged myself to painting, and found enemies but also allies: hence the many analytical paintings of the sixties, but also works by figurative painters of extraordinary culture and intelligence.

And what of the so called ‘Masters’? I never succeeded in resisting to the temptation of learning about them, of visiting their studios, in others words, where possible, of befriending them. I could tell a story about each of their paintings, stories which are at times curious, at others beautiful.

And what of the journeys? There are of course photographs, but above all I hold dear the magic of all those studios, the (almost) always cordial and oftentimes warm welcomes. I regret not speaking more languages, but thanks to friends or interpreters I had wonderful conversations with the most diverse artists. I regret the works we chose to exclude from this exhibition

As mentioned, many of the works on display are the result of exchanges with other artists. Others are gifts – suspicious gifts only at times. Time, as always, plays a ruthless role and all the works, without exception, are affected by it. Some are invariable outdated, but others have amplified their visual impact and seem more beautiful than they once were.

A clarification: Annamaria and I have works by many artists, but we have chosen, where possible, to always exhibit the smallest work, perhaps the one with a dedication, for reasons of space but also to avoid suggesting a scale of values. This lies with those who will want to see it, understanding the spirit with which they became ours, and, why not, love them.

Claudio Verna

 

ARTISTS

Aricò, Barbarini, Baretta, Baruchello, Battaglia, Bendini, Bentivoglio, Berdini, Berti, Biggi, Binga, Boille, Brook, Burri, Calderara, Capogrosso, Carrino, Casiraghi, Catania, Ceccobelli, Cerone, Ciai, Cioffi, Consagra, Consolazione, Cossyro, Cotani, Cuniberti*, Dadamaino, De Luca, De Sanctis, Dessì, Di Giugno, Di Stasio, Dynys, Dompé, Dorazio, Dugo, Eustachio, Fato, Fedele, Folci, Fortuna, Franchina, Frappi, Gastini, Giuman, Gramiccia, Griffa, Grillo, Guarneri, Guccione, Guerrini, Guerzoni, Klerr, Iacchetti, Laudisa, Licini, Loffredo, Lorenzetti, Magnoni, Maraniello, Marchegiani*, Masi, Mattia, Melotti, Menegon, Mirabella, Montealegre, Montessori, Morales, Nannucci, Napoleone, Nativi, Notari, Nucci, Nunzio, Olivieri, Ortelli, Pace, Palmieri, Pardi, Patelli, Peill, Pellegrini, Perilli, Perrone, Piattella, Pietrella, Pietroniro, Pinelli, Pirozzi*, Polizzi, Giò Pomodoro, Pozzati, Pozzi, Pulsoni, Pupillo, Raciti, Rambaudi, Raponi, Raspi, Renzogallo, Riccetti, Ruggeri, Sanna, Scialoja, Scordia, Simonetti, Sirello, Sonego, Sordini, Sottile, Stauffer, Strazza, Stuky, Summa, Tadini, Tirelli, Tolve*, Tomassoni, Troiani, Turcato, Uncini, Vago, Verga, Zen, Ziliotto

*Per ragioni varie, questi artisti non sono presenti in mostra