FONDAZIONE MALUTTA | COLLEZIONE MALUTTA + BLACK MARKET

La Fondazione Malutta a Monitor

16 febbraio – 4 marzo 2017

Per circa due settimane la galleria Monitor diventerà uno spazio di condivisione di progetti e lavori della Fondazione Malutta, un collettivo composto da numerosissimi artisti che esporranno le proprie opere – dipinti, sculture, installazioni – e organizzeranno nelle sale della galleria anche un vero flea market, che si terrà però esclusivamente per la sola serata inaugurale.
L’invito di Monitor alla Fondazione Malutta nasce da un duplice intento: vivere la galleria come luogo dinamico e alternativo, come laboratorio di idee e ‘bottega’ di costruzione di progetti, offrendo uno spazio di presentazione ad artisti di nuova generazione che si affacciano al sistema dell’arte con uno sguardo anticonvenzionale e con una modalità ‘altra’ rispetto al proprio percorso di ricerca individuale.

Tra l’atmosfera di bottega rinascimentale e quella di un party improvvisato in un luogo segreto, Fondazione Malutta conta più di trenta artisti tra i 20 e i 35 anni. Età anagrafiche, lingue madri e strumenti di lavoro spesso molto distanti tra loro sono confini continuamente valicati dal gruppo: un confluire di culture, generi e sensibilità differenti volte ad arricchire la qualità e la ricerca collettiva.

Le geografie degli artisti che ne fanno parte toccano numerosi Paesi, dall’Albania alla Serbia, dalla Francia alla Cina, dall’Italia alla Croazia, dalla Slovenia alla Lettonia e al Kosovo, per approdare poi tutti a Venezia, città che – come l’arte – è allergica al confine, e nel movimento, in quanto scambio, trova la sua natura più profonda.

Fondata nel 2009, oggi la Fondazione Malutta è un’organizzazione con delle specifiche strategie operative, composta da personalità giovani e dinamiche.

Cosa aspettarsi da questo incontro? La galleria si lascerà invadere da una serie di opere che interagiranno in modo libero con gli spazi e i tempi del proprio lavoro. Gli artisti del collettivo elaboreranno un percorso generato da un approccio sperimentale rispetto alle tradizionali forme di display e fruizione delle mostre. Tante identità differenti andranno a comporre una grande e multiforme opera collettiva, definendo i principi fondanti di una realtà che si muove trasversalmente ad ogni categorizzazione, capace di ricreare sempre nuove identità e dinamiche di gruppo nei luoghi in cui transita.

“A che cosa serve Fondazione Malutta?” È questa la domanda fondamentale da cui gli artisti vogliono muoversi essendo convinti che essa sia profondamente utile e necessaria, oltre che coinvolgente e attrattiva. Il suo scopo è arricchire la nostra vita quotidiana, aiutarci a capire i cambiamenti che avvengono in noi e nella società che ci circonda.

Artisti partecipanti: Giuseppe Abate, Giuseppe Adamo, Beatrice Alici, Giulia Andreis, Luisa Badino, Giulia Maria Belli, Giovanna Bonenti, Thomas Braida, Gino Blanc, Chiara Campanile, Marco Cassarà, Nina Ćeranić, Francesco Cima, Oscar Contreras Rojas, Nebojša Despotović, Veronica De Giovannelli, Fabio De Meo, Beatrice Gelmetti, Martino Genchi, Riccardo Giacomini, Marco Gobbi, Massimiliano Gottardi, Anna Facchetti, Nicola Facchini, Virginia Gabrielli, Enej Gala, Andrea Grotto, Manuela Kokanović, Noëma Kosuth, Justine Luce, Iva Lulashi, Nicolas Magnant, Rachele Maistrello, Francesco Maluta, Cristiano Menchini, Luca Migliorino, Alice Modenesi, Valerio Nicolai, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj, Giulio Periè, Carolina Pozzi, Barbara Prenka, Paolo Pretolani, Mattia Sinigalia, Marta Spagnoli, Vito Stassi, Danilo Stojanović, Maddalena Tesser, Emiliano Troco, Sulltane Tusha, Aleksander Velišček, Serena Vestrucci, Nežka Zamar

 


ENGLISH VERSION

Fondazione Malutta at Monitor

Collezione Malutta + Black market

February 16th- March 4th 2017

For roughly a fortnight Monitor will become a project sharing space for the Fondazione Malutta, a group show including many artists presenting their works – paintings, sculptures, installations – and who will organise a flea market directly at the gallery only for the opening evening.
Monitor was prompted to invite the Fondazione Malutta to take part in this event by the belief that the gallery should be experienced as an alternative, dynamic space, a workshop of ideas where projects take form – a presentation opportunity for a new generation of artists taking their first, unconventional steps within the art system where they can experiment an alternative to their personal research.

A cross between a Renaissance era workshop and an improvised party in a secret location, the Fondazione Malutta has over thirty artists all aged between 20 and 35. But although they share a common age bracket, everything from language to medium couldn’t be more different. Not that this in any way represents an obstacle, of course, in fact this melting pot of different cultures, genres and sensitivities enriches the collective artistic research considerably.
From a broad range of countries ranging from Albania to Serbia, France, China, Italy, Croatia, Slovenia and Latvia, the Fondazione Malutta artists are all gathered together in Venice, a city that by definition – like art – is allergic to national boundaries, drawing on movement and exchange to shape its very essence. Since it was set up in 2009, the Fondazione Malutta has developed into an organisation with a very clear operational strategy and is made up of young, dynamic members.

So, what can we expect from this encounter? The gallery will be awash with a series of works that will interact freely with the space and timetable of its normal schedule. The group of artists will conceive a layout based on an experimental approach to the traditional system in which exhibitions are displayed and viewed. A number of individual identities will make up a single, large and multi-shaped collective artwork, outlining the founding principles of a reality that extends across the boundaries of all categorisation, capable of always creating new identities and collective mechanisms wherever those groups happen to gather.

 As “for what the Fondazione Malutta is there for?” is the essential question which these artists are attempting to address, in the belief that it is profoundly useful, necessary, involving and attractive for enriching our daily lives as well as helping us all understand the changes going on within us and in the society surrounding us.

Participating artists: Giuseppe Abate, Giuseppe Adamo, Beatrice Alici, Giulia Andreis, Luisa Badino, Giulia Maria Belli, Giovanna Bonenti, Thomas Braida, Gino Blanc, Chiara Campanile, Marco Cassarà, Nina Ćeranić, Francesco Cima, Oscar Contreras Rojas, Nebojša Despotović, Veronica De Giovannelli, Fabio De Meo, Beatrice Gelmetti, Martino Genchi, Riccardo Giacomini, Marco Gobbi, Massimiliano Gottardi, Anna Facchetti, Nicola Facchini, Virginia Gabrielli, Enej Gala, Andrea Grotto, Manuela Kokanović, Noëma Kosuth, Justine Luce, Iva Lulashi, Nicolas Magnant, Rachele Maistrello, Francesco Maluta, Cristiano Menchini, Luca Migliorino, Alice Modenesi, Valerio Nicolai, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj, Giulio Periè, Carolina Pozzi, Barbara Prenka, Paolo Pretolani, Mattia Sinigalia, Marta Spagnoli, Vito Stassi, Danilo Stojanović, Maddalena Tesser, Emiliano Troco, Sulltane Tusha, Aleksander Velišček, Serena Vestrucci, Nežka Zamar