January 30, 2019

Solo figura e sfondo

COURTESY EMILIA-ROMAGNA, edizione 2019
PAD. HALL 26
a cura di Davide Ferri

“La vita è solo figura e sfondo” – dice Samuel Beckett in Murphy. Più che un titolo, è una suggestione che può dare un’indicazione sulle direzioni in cui si sviluppa la mostra, privilegiando lo svolgimento di un tema centrale della storia dell’arte (e della teoria della percezione): il rapporto tra figura e sfondo, non solo in termini formali, sulla base cioè della “legge dei contrasti” e delle sue possibili trasgressioni, ma soprattutto in termini lirici e atmosferici.

Al centro della mostra vi è l’esperienza del soggetto nel luogo e del paesaggio, interpretato alla luce di indicazioni che provengono anche dalla letteratura, dal cinema, dalla musica e dalla fotografia, con particolare attenzione a quella linea di ricerca che, attraverso figure come Pier Vittorio Tondelli, Gianni Celati e Luigi Ghirri (solo per fare qualche esempio), ha delineato una specie di mitologia della via Emilia e l’idea della via Emilia come metropoli diffusa.

La mostra guarderà a diverse generazioni di artisti, ad alcuni grandi maestri ma anche alla riscoperta di alcune figure di artisti minori presenti nelle collezioni delle istituzioni e delle fondazioni della regione, a linguaggi diversi (inclusi quelli specifici di alcune importanti tradizioni locali, come la ceramica e il mosaico, ad esempio), privilegiando uno sviluppo sincronico, le libere associazioni, gli accostamenti inediti, in modo che anche l’allestimento e la relazione tra le opere, sia uno spartito in grado di pensarsi come costruzione di senso a proposito del rapporto tra figura e sfondo.

Sabato 2 febbraio l’Arena di FICO ospiterà alle 19.30 la presentazione della mostra “Solo figura e sfondo”. Davide Ferri, curatore, ne parla con Matteo Zauli, Museo Carlo Zauli, Faenza; Paolo Barbaro, CSAC dell’Università di Parma; Flavio Favelli, artista.