September 1, 2020

MARCHE
Matteo Fato
Fiamma d’Amore Viva (il cielo e la terra non appartengono alla parola)
a cura di Adele Cappelli, assunto di Gianni Garrera

2020, materiali vari, dimensionivariabili.

Inaugurazione12 settembre 2020, h. 18
Fortezza Medievale, Piazza del Forte 1, 63030, Acquaviva Picena (AP)

Il lavoro di Matteo Fato ad Acquaviva Picenatrae spuntodall’incontro con il paesaggio in operecheraccolgonoluci e bagliori di terra e aria dagli orizzonti di monti e mare. L’opera di Fato s’insinua dovecielo e terra nonappartengono alla parolae affida a un’antica fiamma, alimentata dallo sguardo dell’arte e dai versi di Giovannidella Croce, l’azione di accendere il borgo. Nell’antica frazione medievale, il termine “fuochi” identificava i nucleifamiliari residenti, così Fato, conFiamma d’Amore Viva, torna a contrassegnare uno spazio intimo, di momentivivi alla percezione. Al tempo stesso, Fato si riallaccia alla metaforica funzione comunicativa della fiamma, dalletorri di avvistamento.Così, inFortezza, alcune opere ancheal centro di azioni documentate e proiettateall’interno di una delle torri,aggiungonoalla loro identità i segni del transito della storia recente e delpresente.Nel torrione ovest, una scultura, mantenendo viva la sua memoria, incontra l’azione della fiammamentre, alla sommità della torre sud, una seduta in legno con inciso a fuoco uno scritto di Gianni Garrera letto inoccasione dell’inaugurazione, marcaun altro punto di osservazione del paesaggio come anche l’opera-vessillo,issata sul mastio e già segnata dai residui della pittura che, qui nell’esposizione agli eventi, si rigenerano.Così lafiamma, tra scambi e riti, come un sigillo, torna a fungere dadispositivo e tessuto connettivo tra piccole azionidiscrete, sguardo dell’artista, paesaggio, visitatore, storia del borgo.Ancora, nelle stradine nel borgo, tredipinti,ispirati a un’edicola votiva con una madonna in argento incastonata nel muro fruttodi una sessione dipitturaen plein airdalla cima delle torri, restituiscono al visitatore lo sguardo-respiro dell’indissolubile trama diterra e cielo. (A. Cappelli)

“La bellezza del mondo, del suo paesaggio, brucia gli occhi; bisogna arrendersi, sventolare una bandiera biancasporca delle ceneri che cadono dagli occhi, farla pulire dal vento, per poterli curare; prima di dipingere (ancora).”

–Matteo Fato


 

Acquaviva PicenaIl borgo medievale di Acquaviva Picena è cinto da mura e bastioni e culmina nella poderosa fortezza, capolavorodell’architettura militare rinascimentale. La piazza è il baricentro del centro storico, disposto in forma allungata fradue colli opposti. Le strade del borgo corrono fra loro quasi parallele e sono raccordate da rampe gradinate,come il pittoresco vicolo del Trabucco. Da visitare la chiesa romanica diSan Rocco, al cui interno è conservata lapregevole statua lignea del Santo, e la Chiesa di San Lorenzo, contenente un retablo seicentesco.Sono diversi i monumenti di interesse storico e culturale: la fortezza, costituita da un quadrilatero irregolare conbastioni angolari che chiude una corte; il vicolo del Trabucco, dove anticamente erano depositate macchinebelliche simili a catapulte; la chiesa e convento di San Francesco, fondati secondo la tradizione dello stessoSanto di Assisi; il Museo della Pajarola, dove sono conservati cesti intrecciati di paglia e salice di produzioneartigianale. Di particolare rilievo è il percorso museale La Fortezza nel Tempo, fruibile presso il MuseoArcheologico all’interno della torre maggiore (Mastio) della fortezza medioevale:una suggestiva presentazionemultimediale consente di osservare i reperti esposti al momento del loro rinvenimento, visitare virtualmente gli scavi che hanno consentito di svelare e ricostruire le più antiche fasi edilizie e le ricostruzioni dell’edificio–un interessante viaggio attraverso le principali fasi storiche del monumento e del territorio.

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